Batterie per fotovoltaici: come funzionano 

Abbinare un impianto fotovoltaico a delle batterie di accumulo elettrico permette un importante risparmio in bolletta, che in alcuni periodi dell’anno può raggiungere quasi il 100%. Questo è possibile perché le batterie per fotovoltaici funzionano grazie ad un sistema di accumulo, ossia un sistema che, attraverso degli accumulatori elettrici, raccoglie l’elettricità che viene prodotta di giorno dall’impianto per poi renderla disponibile la notte, quando il fotovoltaico invece non produce. 

In parole povere, l’elettricità pulita prodotta dal fotovoltaico viene deviata verso due diverse vie, che in ordine di importanza sono:

  • l’utenza di casa per l’autoconsumo immediato 
  • le batterie per fotovoltaici, per il consumo nella fascia serale 

Installare i pannelli fotovoltaici e immagazzinare contemporaneamente nelle batterie parte dell’energia prodotta di giorno, consente di aver a disposizione energia pulita anche durante le ore serali. Si tratta, senza dubbio, del modo migliore per sfruttare al massimo il proprio impianto fotovoltaico e aumentare il più possibile l’autonomia dalla rete elettrica. 

Batterie per fotovoltaici: come scegliere quelle giuste 

Chiaramente non tutte le batterie per fotovoltaici sono uguali e prima di sceglierle è necessario conoscere i diversi tipi con i loro pro e contro. In base al tipo di batteria che si deciderà di acquistare si potranno, infatti, adottare soluzioni diverse. 

I due principali tipi di batterie per fotovoltaici sono:

  • batterie al piombo e batterie al piombo/gel. Quelle al piombo hanno una durata di circa due o tre anni, mentre quelle al piombo/gel durano cinque anni. Per queste batterie si considera circa il 50% di utilizzo.
  • batterie al litio, che sono simili a quelle degli apparecchi elettrici. Questo tipo di batterie per fotovoltaici hanno un prezzo di mercato maggiore, ma anche una durata e soprattutto un’efficienza maggiore rispetto alle precedenti. In genere hanno dai dieci ai dodici anni di funzionamento e si considera l’80% di utilizzo.